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Il Marocco con i bambini: tra incantatori di serpenti e dune

Avete mai pensato di fare un viaggio in Marocco con i vostri bambini? C’è tanto da vedere, ci sono tante cose da fare. La partenza ideale può essere Casablanca e la moschea di Hassan II, la più grande del paese. È una delle poche accessibili per la visita ai non musulmani. Il viaggio può proseguire poi per Fes, con le sue stradine caotiche e affollate per sentirsi davvero in Marocco. Sarete accompagnati dal profumo delle spezie, adocchiando tutti i negozietti.

A Rabat, ci si può immergere nella Medina in attesa di raggiungere una metà che i turisti adorano, ossia Marrakech, con la sua piazza Jemaa el-Fna. E’ un enorme souk a cielo aperto: qui i bambini si divertiranno moltissimo perché ci sono gli incantatori di serpenti, ma anche i commercianti berberi e tante musica. Si può mangiare nei banchetti tipici.

La cittadina di Essaouira si trova sulla costa. Gli alberi di Argan che costeggiano la strada sono abitati dalle capre, che si arrampicano su rami alti anche dieci metri per mangiare le foglie che sono ricche di acqua e di frutti. Anche questa attrazione attirerà adulti e bambini. Il centro storico è piccolo , qui gli odori e i colori del Marocco sono fortissimi. L’odore del mare attira verso il porto dove si può vedere Qasba, la cittadella fortificata. I baracchini cucinano pesce fresco sul momento.

Immancabile è il tour nel deserto con la guida locale. Partendo da Marrakech, ci si dirige verso la catena dell’Atlante per raggiungere il sito di Ait Ben Haddou, patrimonio Unesco. Si prosegue verso Ourzazate, attraversando la colorata Valle delle Rose e i villaggi berberi. Ci sono da visitare le Gole di Todra prima di arrivare a Merzouga, dove ci sono i cammelli pronti a trasportarvi nel deserto. Fondamentale coprirsi bene dal sole, usare creme a protezione totale, indossare il cappellino e gli occhiali da sole. Ci si accampa e si dorme tra le dune, nelle tende, durante il tour. Attenzione all’escursione termica non appena cala il sole. Viene servita la cena tipica e di notte servono molte coperte per non sentire freddo.

Per tornare a Marrakech, ci vogliono circa sei ore di viaggio in cui si passano Alnif, Tazzarine, Nkob e la Draa Valley. Per i più piccoli l’esperienza nel deserto può essere entusiasmante, tra tramonti e sabbia con cui giocare. Una volta tornati a Marrakech, c’è tempo per visitare i palazzi principali: Ali Ben Youssef Medersa, una scuola coranica del 16esimo secolo, Palazzo Bahia, la Moschea Koutoubia e le Tombe Saadiane.

Il viaggio si chiude qui. Colori, sapori, aromi, paesaggi, spiagge: il Marocco incanta grandi e piccini. Il Mal d’Africa, quando si torna a casa, è dietro l’angolo. Ma in ogni caso sarà stata un’esperienza divertente e rigenerante per tutti.

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