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A Zanzibar con Sole 

Siamo partite da Roma Fiumicino il 27 febbraio:  volo diretto da Neos verso Zanzibar 

Erano diversi anni che non ci tornavo e avevo voglia di rivedere questa parte di Africa che amo particolarmente. Viaggiare da sola con una bimba di 6 anni non è facile, ma neanche impossibile: l’organizzazione ovviamente è fondamentale!

Per prima cosa ho scelto un volo diretto:  6 ore e 50 minuti all’andata e in notturna. Per entrare a Zanzibar  (Tanzania) occorre avere il visto e, per non perdere tempo, lo abbiamo fatto online e l’abbiamo stampato subito dopo arrivati.  Le regole relative al Covid sono cambiate e dal 1 febbraio non c’è più bisogno nè di presentare il green pass che di certificare il ciclo vaccinale.  Quindi abbiamo preparato i nostri bagagli con tantissima felicità.

Cosa occorre per una destinazione del genere?

Chiaramente non possono mancare secchiello, paletta, formine, creme solari (è importante avere dietro la crema + 50 ), occhiali da sole (il sole è molto forte e riflette sulle meravigliose spiagge bianche perciò è impossibile restare senza occhiali).

Tutto è pronto: si parte!

Il volo di andata fatto in notturna è stato un vero e proprio spettacolo anche perché il sole ha praticamente dormito con noi fino all’arrivo a Zanzibar.

L’Africa è un continente meraviglioso ma, oltre ai suoi noti pregi, presenta qualche piccolo difetto relativo all’organizzazione. Si respira un altro tempo, che non fa rima con la fretta e la frenesia.

Dopo aver recuperato le valigie dopo un’ora, siamo uscite dall’aeroporto. Ad attenderci c’era un cartello con il nostro nome sventolato da un ragazzo che ci accompagnato al pulmino.  Il viaggio per arrivare al nostro villaggio è stato caotico, ma affascinante.

Abbiamo attraversato Zanzibar città (la vera Zanzibar) e ciò che colpisce di più è senz’altro la confusione, il traffico incredibile (sembrava di essere a Milano nell’ora di punta!) di macchine, pulmini, carrette, biciclette, motorini. Ogni mezzo sovraccarico di gente, uno sopra l’altro, strade sterrate e non, tanta gente, negozi fatti con lamiere, tutti vendono qualcosa, tanti bambini che scorrazzano a destra e sinistra, tutti vesti uguali all’uscita delle scuole.

Case, case, case , tante, tantissime in terracotta rossa, tutte iniziate e nessuna terminata, ma comunque abitate. 

Durante il giorno non ci si fa caso, ma quando arriva la sera ti arriva un tuffo al cuore al pensiero che senza luce e in alcuni casi senza finestre molte persone dormiranno lì.

Al di là di questo, attraversare la città è stato anche bello e dopo circa un’ora e mezzo finalmente arriviamo al villaggio. Ed è come se fossimo atterrati su un altro pianeta!

Qui i Resort sono tutti sul mare, disposti uno accanto all’altro.

Strategicamente abbiamo scelto di soggiornare al Nord, dove non c’è il problema relativo alle maree. Ad Est, ad esempio, nel pomeriggio il mare si ritira e non c’è più la possibilità di fare il bagno.

Tutti i Resort e i Tour Operator organizzano escursioni ed hanno comunque la piscina e quindi, anche se alloggiate ad Est, non mancheranno mai momenti di svago e divertimento!

Finalmente ci consegnano la nostra camera: bellissima con una finestra meravigliosa sul mare! 

Io e Sole ci mettiamo subito il costume e prendiamo tutto l’occorrente per la spiaggia e facciamo una bellissima corsa per vedere il nostro villaggio!

Pranzetto veloce, veloce e finalmente mare … E CHE MAREEEEEEEEEEEE!

È veramente impossibile descriverlo. L’oceano Indiano è da sempre il mio preferito ed ogni volta mi emoziona per i mille colori che può regalare. L’acqua è calda e cristallina e si colora di turchese, azzurro, celeste, bianco e blu.

È un qualcosa di magico!

Perciò non perdiamo tempo e ci tuffiamo immediatamente per riprendere l’energia persa per il lungo viaggio. La giornata prosegue in acqua tra tuffi, abbracci, baci, nuotate e ovviamente un buonissimo gelato! 

Alle 17.30 il sole comincia piano piano a calare e alle 18 ci regala qualcosa di straordinario: un tramonto pazzesco, tra i più belli che abbia mai visto! Facciamo rientro in camera stanche, ma felici.

Ho scelto un villaggio internazionale (talmente internazionale che eravamo le uniche italiane)! 

Ma a me piace così. Già, quando viaggio mi piace conoscere culture differenti rispetto all’Italia, dal cibo alle tradizioni, dalle persone alle lingue nuove. Le cose facili non mi sono mai piaciute, perché sono convinta che solo così si può conoscere il mondo. Sole è stata coccolatissima da tutti. Abbiamo cenato e poi siamo corse a dormire.

Il giorno seguente siamo rimaste in villaggio, relax assoluto tra bagni, passeggiate, cibo internazionale, coccole, giochi e conoscenza di tutti i ragazzi Masai che si trovavano in spiaggia. Loro vendono bracciali, gadget, scarpe, tatuaggi, treccine, borse e cercano ovviamente di trovare più clienti possibili…

Il giorno seguente avevo diversi incontri che mi ero programmata per il mio lavoro. Persone che dovevo conoscere, che poi saranno le guide per i miei clienti. Così abbiamo usufruito di questi servizi, e abbiamo goduto di visite ed escursioni per ammirare la bellezza di Zanzibar e capire di cosa si tratta.

Solo chi conosce ha la possibilità di consigliare esattamente! 

Siamo state :

L’ISOLA DELLA PRIGIONE E BANCO DELLA SABBIA DI NAKUPENDA 
Nell’isola della prigione si può vedere la vecchia prigione degli schiavi e si possono avvistare le tartarughe giganti. Lo snorkeling al banco di sabbia di Nakupenda è stupendo.

FORESTA DI JOZANI 
Attraverso la visita del Parco Nazionale Jozani si potranno vedere le scimmie colobo rosse, alberi e piante imponenti  e il mondo magico di Zanzibar, tra mangrovie mentre si cammina lungo il sentiero di legno.

TOUR DI SNORKELING DELLA RISERVA MARINA DELL’ ATOLLO DI ZANZIBAR MNEMBA 
La più famosa aerea di conservazione Marina di Zanzibar è il parco marino dell’atollo di Mnemba che ospita popolazioni di murene, pesce leone, razze , dentici gialli, barracuda, tartarughe e molto altro, il tutto in acque cristalline con alta visibilità. Con la guida avrai modo di trovare la fauna acquatica nel luogo più famoso di Zanzibar

BLU ZANZIBAR 
Lascia che una tradizionale barca in legno “ DHOW” ti porti in uno dei migliori posti per lo snorkeling. Prima tappa avvistamento dei delfini selvatici, poi navigazione verso la baia di MENAI. Qui sarà possibile fare snorkeling nelle vicinanze di un isola di mangrovie e visitare l’isolotto disabitato di KWALE. E poi chiaramente tante altre escursioni che ti fanno conoscere la meravigliosa Zanzibar.

Durante una di queste escursioni mentre stavamo tornando ho chiesto a mia figlia SOLE:

Amore come ti sembra Zanzibar?

Lei: mamma sono un po’ poverini, ma sono colorati e tanto felici … Sorridono sempre!!!!

Ha ragione Sole questo paese si descrive con una parola: COLORE!

La loro felicità è negli occhi di tutti e i loro sorrisi sono disarmanti. Il popolo dimostra che si può essere felici senza niente, perché di fatto hai TUTTO!

Abbiamo trascorso una settimana a Zanzibar ci siamo rilassate e divertite, abbiamo staccato dalla routine quotidiana e ho avuto la possibilità di conoscere quello che mi serviva per il mio lavoro

È stato un connubio perfetto!

Sole durante la vacanza ha conosciuto molti bambini di nazionalità diverse. Hanno giocato come si conoscessero da tempo, nonostante non si capissero.

Bellissimo vedere come i bambini ti possano sorprendere anche in questo, per loro la lingua non era importante, si capivano perfettamente con il gioco e con la voglia di stare insieme.

Comunque ci sono tantissimi italiani in giro per Zanzibar. È una meta molto richiesta e che, ora più che mai,  sarò felicissima di vendere ai miei clienti!

Mentre sto scrivendo stiamo facendo il viaggio di ritorno. Sempre Neos. Sempre volo diretto ma di giorno.

Il tempo passa guardando un film, giocando a carte, parlando tra “donne” e mangiando.

Sole guarda i suoi cartoni animati preferiti mentre io Sex and The City, la mia serie preferita che guardo, riguardo e guardo in ogni viaggio…

Tra poco saremo a Roma.

Viaggiare è una grande passione, una droga che invade la mia vita e che sono felicissima di trasmettere ai miei figli, ma soprattutto felicissima di condividere con loro un bagaglio professionale di cultura, culture, sapori, lingue.

Cosa ci mancherà di Zanzibar?

Ovviamente i COLORI

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