Questa volta restiamo in Italia e saliamo in montagna per parlare del Gran Paradiso, un vero e proprio ‘paradiso per famiglie’. Il parco è centenario, una volta era dominio di caccia del re, poi è diventata riserva protetta per proteggere lo stambecco.
Cinque sono le valli in cui si divide il Parco: in Val d’Aosta abbiamo la Valle di Cogne, la Valsavarenche e la Val di Rhemes; sul versante piemontese la Valle Orco e la Valle Soana. Iniziamo la nostra esplorazione dalla Val di Cogne, il cui centro – Cogne – è anche la capitale del Parco. Dal paese parte la telecabina che va fino al Montseuc, 2.081 metri, da cui si snoda il Sentiero natura, percorso ad anello con difficoltà diverse. Per i bambini, ci sono i percorsi che arrivano da un lato alla balconata panoramica, da cui si vede la vallata di Cogne, il Gran Paradiso e il Monte Bianco: dall’altro si inerpicano fino ai 2.240 metri, fino a Gran Crot, dove la seggiovia riporta la famiglia a Cogne.
Altro percorso suggestivo è la Promenade Gimillian 270°, family friendly anche questa. Si può vedere Gimillian, che dista da Cogne appena 3 chilometri e l’intera catena del Gran Paradiso. Molto vicino a Cogne c’è il piccolo centro abitato di Lilaz, famoso per le sue cascate: 3 salti di 150 metri totali e un piccolo percorso a salire, adatto anche per i più piccoli. A Lilaz si può praticare la pesca sportiva in un laghetto attrezzato.
Vicino troviamo la Valnontey, dove si organizzano gite con carrozze trainate da cavalli. Il percorso arriva a un gruppo di baite da cui si possono osservare gli animali del Parco. Tra Valnontey e la vecchia strada di caccia che arriva al Rifugio Vittorio Sella, c’è il giardino botanico Paradisia. Qui i bambini possono scoprire la vita delle piante da montagna, guardare il giardino delle farfalle o osservare ancora una volta il massiccio del Gran Paradiso. A pochi metri dal giardino c’è La Ferme du Gran Paradis, azienda agricola che è anche struttura ricettiva.
Lo sapevate che Parco Nazionale Gran Paradiso è anche un marchio di qualità. Nelle strutture con questo marchio, si possono gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio, prodotte con i metodi di una volta. Si può fare una bella scorpacciata di mocetta, fontina, favò de Ozein (ossia zuppa con pasta, fontina, pane nero abbrustolito nel burro, salsiccia, pancetta e fave), crema di Cogne a base di cioccolato.
Confina con la Val di Cogne la Valsavarenche, l’unica valle completamente inserita nel territorio del Parco nazionale. Qui si possono organizzare gite a caccia dello stambecco o partecipare ad attività che raccontano i segreti del Parco. Si insegnano i segreti delle erbe officinali, per esempio, o sul mondo delle api. E di notte, in estate, si organizzano escursioni per osservare le stelle. Di mattina, invece, vita d’alpeggio: si possono mungere le mucche. E si possono fare passeggiate gratuite con un mulo.
La Val di Rhemes significa tranquillità. Le famiglie possono visitare Lo Berco, parco dei segreti, spazio di giochi per i bambini e i ragazzi. Da vedere la zona dei laghetti di Pellaud, non lontana da Rhemes Notre Dame. Nel paesino di Introd da vedere il castello e il Parc Animalier, dove conoscere camosci, marmotte, cinghiali e altri animali.
Sul versante piemontese scopriamo la Valle dell’Orco, attraversata dal torrente che ne dà il nome. Si arriva fino a Ceresole Reale, altra perola delle Alpi. Nella Valle Soana si può andare alla scoperta di villaggi semi abbandonati. Dove non manca un po’ di mistero.